Uso mascherine e guanti
uso mascherine e guanti
proteggi le vie respiratorie
L’OMS non raccomanda l’utilizzo generalizzato di mascherine chirurgiche in assenza di sintomi, perché le mascherine riducono la fuoriuscita di goccioline/virus molto più che impedirne l’entrata.
L’uso della mascherina aiuta a limitare la diffusione del virus, ma deve essere adottata in aggiunta alle altre misure di distanziamento fisico, di igiene respiratoria e delle mani. Non è utile indossare più mascherine sovrapposte.
Per ridurre la possibilità di trasmissione virale da parte di persone asintomatiche o paucisintomatiche, è ribadito anche dal DPCM del 3 novembre 2020 l’obbligo all’utilizzo delle mascherine “nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private e in tutti i luoghi all'aperto a eccezione dei casi in cui, per le caratteristiche dei luoghi o per le circostanze di fatto, sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi”. Praticamente sempre a meno che non si stia facendo una passeggiata solitaria in aperta campagna…
E’ comunque consigliato che tutti i presenti indossino le mascherine anche quando si ricevono in una abitazione privata persone con cui non si convive abitualmente.
La norma inserita nelle ordinanze regionali lombarde che prevedeva che si potesse uscire di casa solo a naso e bocca coperti usando una mascherina o una sciarpa è stata sospesa a partire dal 15 luglio. Resta l’obbligo nelle condizioni previste dal DPCM.
Le mascherine
Nelle uscite di tutti i giorni le norme prevedono che “possono essere utilizzate mascherine di comunità, ovvero mascherine monouso o mascherine lavabili, anche auto-prodotte, in materiali multistrato idonei a fornire un’adeguata barriera e, al contempo, che garantiscano comfort e respirabilità, forma e aderenza adeguate che permettano di coprire dal mento al di sopra del naso”.
Le mascherine di comunità hanno lo scopo di ridurre la circolazione del virus nella vita quotidiana e non sono soggette a particolari certificazioni. Non devono essere considerate né dei dispositivi medici, né dispositivi di protezione individuale, ma una misura igienica utile a ridurre la diffusione del virus.
Devono garantire una adeguata barriera per naso e bocca, devono essere realizzate in materiali multistrato che non devono essere né tossici né allergizzanti né infiammabili.
È possibile lavare le mascherine di comunità se fatte con materiali che resistono al lavaggio a 60 gradi. Le mascherine di comunità sono lavabili e riutilizzabili se sulla confezione ci sono queste indicazioni, che possono includere anche il numero di lavaggi consentito senza che questo diminuisca la loro capacità protettiva.
Le mascherine chirurgiche sono le mascherine a uso medico, sviluppate per essere utilizzate in ambiente sanitario e certificate in base alla loro capacità di filtraggio. Rispondono alle caratteristiche richieste dalla norma UNI EN ISO 14683-2019 e funzionano impedendo la trasmissione di goccioline dall’interno verso l’esterno (da chi le indossa all’ambiente).
Le mascherine chirurgiche sono disponibili nei diversi tipi: I, II e IIR, con protezione crescente a seconda degli strati filtranti e della conseguente filtrazione batterica, che arriva al 98% per il tipo IIR. Proteggono da aereosol e da particelle visibili di secrezioni respiratorie e nasali, ma avendo una trama più larga di 0,7 micron non proteggono da particelle più piccole, quindi dal virus. Vanno sostituite dopo poche ore perché inumidendosi perdono efficacia e non sono riutilizzabili.
La sigla FFP sta per "filtering face piece", ovvero maschera filtrante. Si suddividono in tre classi di protezione: FFP1, FFP2 e FFP3. La loro funzione protettiva è normata a livello europeo secondo EN 149.
Queste mascherine vengono testate nel senso dell’ispirazione, ossia dall’esterno verso l’interno.
Si dividono in tre classi di protezione delle vie respiratorie in base alla quantità di particelle fino a dimensioni di 0,6 micron (quindi compreso il nuovo coronavirus) presenti nell’aria che sono in grado di filtrare. Generalmente anch’esse sono monouso.
Alcuni modelli di mascherine sono dotati di filtro per un maggior confort dell’operatore sanitario che le deve indossare, ma non impediscono l’eventuale disseminazione del virus se chi le porta è infetto anche senza saperlo. Per questo non è opportuno utilizzare mascherine FFP2 o FFP3 con filtro al di fuori degli ambienti sanitari.
Domande e risposte frequenti
sulle mascherine
Dai sei anni in su anche i bambini devono portare la mascherina e per loro va posta attenzione alla forma evitando di usare mascherine troppo grandi e scomode per il loro viso.
Nel caso in cui compaiano sintomi è necessario l’utilizzo di mascherine chirurgiche certificate come dispositivi medici.
Per prendersi cura di una persona Covid positiva è necessario indossare una mascherina certificata, meglio una FFP2, oltre che guanti, grembiule o camice monouso e se possibile occhiali di protezione
ISTRUZIONI PER L’USO
Prima di indossare la mascherina
Durante l’uso
Quando si rimuove
Nel caso di mascherine riutilizzabili



RISORSE UTILI
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leggi le indicazioni rapide