Misure della Legge di Bilancio 2025

Riportiamo di seguito alcune note sintetiche e non esaustive rispetto alle misure della Legge di Bilancio 2025. Siamo in attesa di ulteriori precisazioni rispetto alle modalità di attuazione.
Carta Dedicata a te e sostegno alimentare (commi 102-104)
Rifinanziato per 500 milioni il fondo per l’acquisto di beni alimentari, tramite Carta “Dedicata a Te”, per nuclei con Isee massimo 15 mila euro ed incrementata di 50 milioni la dotazione del fondo per la distribuzione di derrate alimentari ad indigenti.
Bonus elettrodomestici green (commi 107-110)
Previsto per il 2025 un contributo pari al 30% del costo per l’acquisto di elettrodomestici ad alta efficienza energetica (almeno classe B). Massimo di 100 euro, sale a 200 euro per nuclei con Isee massimo 25 mila euro. Possibile un solo contributo per nucleo familiare.
Fondo di Garanzia mutui prima casa (comma 114)
Prorogata per il triennio 25 -27 l’agevolazione all’accesso al mutuo prima casa per giovani coppie, nuclei monogenitoriali con minori a carico, giovani under 36, famiglie numerose, locatari di alloggi di proprietà degli Istituti autonomi per le case popolari.
Fondo morosità incolpevole (commi 117-119)
Viene stanziato nuovamente il fondo per chi non riesce più a pagare l’affitto con una dotazione di 10 milioni di euro per il 2025, di 20 per il 2026. Il fondo è destinato a sostenere famiglie che non hanno potuto provvedere al pagamento del canone di locazione a causa della perdita o consistente riduzione della capacità reddituale, destinatarie di un atto di intimazione di sfratto per morosità. Le risorse possono essere utilizzate nei comuni ad alta tensione abitativa che abbiano avviato bandi o altre procedure amministrative, per l’erogazione di tali contributi.
Requisiti Naspi (comma 161)
Ci sono novità per gli eventi di disoccupazione verificatisi a partire dal 1° gennaio 2025. I lavoratori che si sono dimessi e vengono poi assunti -nell’arco dei 12 mesi successivi- da un nuovo datore di lavoro e successivamente licenziati, non potranno più accedere alla Naspi se il nuovo rapporto di lavoro non è durato almeno 13 settimane.
Contributo mensa scolastica (comma 195)
Istituito un fondo da 500 mila euro per il contrasto della povertà alimentare a scuola. Il fondo è destinato ai Comuni al fine di erogare contributi ai nuclei che non riescono a pagare le rette per la mensa nelle primarie.
Modifiche all’Assegno di inclusione (ADI) e Supporto per la formazione e il lavoro (SFL) (commi 198-199)
Per ADI viene innalzata la soglia Isee di accesso a 10.140 euro (prima 9.360); la soglia di reddito familiare sale a 6.500 euro (prima 6.000; valore da moltiplicare per la scala di equivalenza), la soglia è di 8.190 euro (moltiplicato per la scala di equivalenza) se il nucleo è composto da persone di età pari o superiore a 67 anni o da persone con disabilità. Il valore del reddito familiare è aumentato a 10.140 euro se il nucleo risiede in locazione. Il contributo economico si rimodula in seguito alle nuove soglie.
Per SFL viene innalzata la soglia di accesso Isee e di reddito familiare a 10.140 euro annui. L’importo mensile sale da 350 a 500 euro annui. Ora la durata del beneficio (che prima era massimo 12 mensilità) è prorogabile per 12 mesi, previo aggiornamento del patto di servizio personalizzato, qualora alla scadenza primi 12 mesi di fruizione risulti la partecipazione del beneficiario a un corso di formazione. È stata pubblicato il messaggio INPS n°148 che illustra i dettagli.
Bonus nuove nascite (comma 206)
Previsto un bonus pari a 1000 euro una tantum per ogni figlio nato o adottato da gennaio 2025 -erogato nel mese successivo alla nascita o adozione- per famiglie con Isee massimo 40 mila euro. Bonus previsto al momento per: nuclei residenti italiani, UE titolari del diritto di soggiorno, extra-UE in possesso di permesso di soggiorno per lungo periodo o di permesso unico lavoro autorizzati a svolgere attività lavorativa per più di 6 mesi o di permesso per ricerca. Al momento non sono stati inclusi i titolari di protezione internazionale. Attendiamo chiarimenti successivi in merito.
Bonus asilo nido (commi 209-210)
Per i nati dal 2024 in nuclei con Isee massimo 40 mila euro il bonus asilo nido è pari all’importo massimo di 3600 euro/anno ed è riconosciuto a prescindere dalla presenza di altri figli. Gli importi ricevuti di AUU sono esclusi dal computo del reddito Isee per l’accesso al bonus asilo nido.
Fondo per il sostegno alle attività educative formali e non formali (commi 213-214)
Stanziamento di 10,5 milioni in 3 anni per finanziare iniziative dei Comuni da realizzare in collaborazione con enti pubblici e privati, istituzioni scolastiche, oratori, comunità educanti.
Congedi parentali rafforzati (comma 217)
Si amplia il congedo parentale indennizzato all’80% per 3 mesi complessivi entro il VI anno di vita del figlio. I successivi periodi di congedo, da fruire entro i 12 anni di età, rimangono indennizzati al 30%, fino al nono mese per poi azzerarsi.
Esonero contributivo mamme lavoratrici (commi 219-220)
Si tratta di uno sgravio contributivo spettante dal 2025 a lavoratrici madri di 2 o più figli fino al 10° anno del figlio minore. Anche per lavoratrici a tempo determinato e autonome, anche con reddito d’impresa che non optano per regime forfettario. Sono esclusi i rapporti di lavoro domestico. Dal 2027 spetta per le madri con 3 o più figli fino al 18° anno di età del figlio minore. L’esonero è riconosciuto a condizione che la retribuzione o il reddito imponibile ai fini previdenziali non sia superiore a 40.000 euro annui.
Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità per sostenere donne vittime di violenza (commi 221-222)
Incremento di 4 milioni per il 2025.
Fondo dote per la famiglia (commi 270-271)
Istituito un fondo di 30 milioni di euro per il 2025 per sostenere le spese ricreative e sportive delle famiglie con Isee massimo 15 mila euro con figli tra 6- 14 anni. Il contributo andrà ad associazioni, società sportive ed enti del terzo settore.
Bonus psicologo e fondo per sostegno psicologico (commi 345-347)
Incremento del bonus psicologo di 1,5 milioni di euro per l’anno 2025, di 0,5 milioni di euro per l’anno 2026 e di 1 milione di euro per l’anno 2027. Istituito anche un Fondo (10 milioni di euro per l’anno 2025 e 18,5 milioni di euro a decorrere dal 2026), per il servizio di sostegno psicologico in favore degli studenti, per l’attivazione di presidi territoriali di psicologi.
Contributo per controversie in merito ad accertamento cittadinanza italiana (comma 814)
Si innalza a 600 euro il contributo dovuto per l’iscrizione a ruolo delle controversie finalizzate all’accertamento della cittadinanza italiana. Anche se la domanda viene proposta nello stesso giudizio da più parti in modo congiunto, il contributo è dovuto per ciascuna parte ricorrente.
Detrazioni per familiari a carico (commi 10-11)
Previsto un nuovo tetto, con detrazioni di massimo 14 mila euro con redditi complessivi dai 75 mila ai 100 mila euro e 3 o più figli a carico; massimo 8 mila euro con redditi complessivi superiori a 100 mila euro (e almeno 3 figli). Sparisce la detrazione per i figli a carico oltre i 30 anni (tranne che per figli con disabilità); le detrazioni restano per i figli a carico tra i 21 e i 30 anni. Le detrazioni restano per moglie e figli a carico, e per altri familiari (ad esempio, genitori) sono limitate ai conviventi del contribuente. Tali detrazioni non spettano ai contribuenti non cittadini italiani o di uno Stato UE in relazione ai loro familiari residenti all’estero.
Strutturale l’accorpamento delle aliquote Irpef (imposta sui redditi delle persone fisiche) su 3 scaglioni, con le seguenti aliquote (commi 2-9)
23% per redditi fino a 28mila euro, 35% per redditi tra 28 a 50mila euro e 43% per redditi oltre i 50mila euro; Taglio del cuneo fiscale sale a 40 mila euro la soglia di reddito massima che permette di aver accesso al taglio. Il taglio è contributivo per i redditi fino a 20.000 euro mentre per i redditi tra 20.000 e 40.000 euro il taglio diventa fiscale, con una detrazione fissa di 1.000 euro fino a 32.000 euro, detrazione che diminuisce progressivamente fino ad azzerarsi (decalage) tra i 32.000 e i 40.000 euro.
Novità pensionamenti (commi 173-179)
Confermata Quota 103 che consente il pensionamento anticipato per coloro che maturano, entro il 2025, un’età anagrafica di almeno 62 anni e un’anzianità contributiva di 41 anni. Prorogata l’Opzione Donna: consentendo alle lavoratrici che abbiano maturato almeno 35 anni di contributi e compiuto 61 anni di età entro il 31 dicembre 2024 di accedere al pensionamento anticipato. Prorogata l’APE sociale che permette a chi ha almeno 63 anni e 5 mesi e si trova in disoccupazione, invalidità grave o impegnato nell’assistenza di familiari con disabilità, di accedere all’anticipo pensionistico. Purché non sia titolare di pensione diretta e presenti determinati requisiti previsti dalla normativa. Si conferma la non cumulabilità con altri redditi da lavoro dipendente o autonomo, ad eccezione di quelli derivanti da lavoro autonomo occasionale, nel limite di 5.000 euro lordi annui. Per accedere alla prestazione è necessario presentare la domanda di certificazione del diritto chiedendo all’INPS. Previdenza complementare e pensione anticipata contributiva: possibilità di accedere alla pensione anticipata utilizzando, su richiesta, la rendita della previdenza complementare per integrare il trattamento minimo. A partire dal 2025 saranno necessari 64 anni e 3 mesi di età anagrafica, 25 anni di contributi, mentre dal 2030 il requisito salirà a 30 anni.
Fondo per il sostegno e la valorizzazione degli oratori (commi 902-907)
Per incentivare la funzione sociale, civile ed educativa promossa nelle comunità locali dalle parrocchie, dagli istituti religiosi e dalle associazioni del Terzo settore mediante le attività di oratorio. Dotazione di 0,5 milioni per ciascun anno 2025,2026,2027.
Da notare inoltre
Fondo per le politiche sociali (legge 328/00)
Si segnala una riduzione di circa 19,546 milioni per il 2025
Fondo lotta alla povertà (legge 386/16)
Significativa riduzione: da un picco di 1.759 milioni nel 2017 a soli 617 milioni per il triennio 2025-27.
Fondo di contrasto alla povertà educativa minorile (legge 208/15)
Non viene più finanziato nella Legge di Bilancio;
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