Indicazioni pratiche
per CDA e Servizi Caritas

Come operare in sicurezza durante questa emergenza?
In questa sezione troverete delle indicazioni pratiche per CDA e servizi Caritas per poter continuare a prestare la propria opera a favore dei più fragili seguendo le disposizioni legislative e sanitarie in vigore.

Indicazioni specifiche
per tipologia di servizio

CENTRI DI ASCOLTO E SPORTELLI

L’ascolto può essere garantito sia in presenza sia attraverso il telefono o per via digitale. E’ opportuno favorire la reperibilità telefonica del Centro di ascolto anche per fissare appuntamenti scadenzati per i colloqui che si svolgeranno in presenza, sincerandosi che le persone che si presenteranno non abbiamo febbre e/o sintomi respiratori anche minori e/o non convivano con persone con Covid in atto.

Per i colloqui che devono essere svolti in presenza occorre ricordare che:

  • all’ingresso nel CdA occorre accertarsi della pulizia e sanificazione dei locali, nel dubbio igienizzare almeno maniglie, interruttori, sedie, tavoli, mouse, penne e altri oggetti che possono essere stati toccati e che saranno toccati.
  • i locali vanno possibilmente aerati per almeno 10 minuti prima dell’inizio del servizio e per almeno 10 minuti ogni ora.
  • sia il volontario che l’utente all’ingresso è bene che igienizzino le mani e possibilmente indossino una mascherina per tutto il tempo del colloquio, soprattutto se il locale è piccolo e non ne è consentita una buona aerazione. È buona cosa che il CdA si doti di igienizzante e di mascherine nei casi in cui è opportuno utilizzarle.
  • sono fortemente sconsigliate presenze nella medesima stanza del colloquio di più di 2-3 persone (compresi gli utenti) che devono mantenere la distanza di almeno 1 metro e mezzo l’una dall’altra. Nei casi in cui le dimensioni del locale impediscano il mantenimento delle distanze di sicurezza e non vi siano spazi alternativi disponibili (anche all’aperto) che possano garantire il colloquio con l’opportuna riservatezza, potrebbe essere utilizzato un pannello protettivo tra le diverse postazioni.
  • è meglio evitare che più persone attendano in sala di aspetto, nel caso in cui sia inevitabile devono mantenere la distanza di almeno 1 metro e mezzo l’una dall’altra. Se non è possibile garantire il mantenimento delle distanze e l’aerazione del locale, va incoraggiato l’utilizzo delle mascherine, anche avendone a disposizione.
  • se l’utente che si presenta riferisce febbre o sintomi respiratori deve essere provvisto e indossare una mascherina chirurgica, non va fatto sostare in sala d’attesa, la distanza interpersonale va portata a due metri e il locale va igienizzato dopo la sua uscita. Se i sintomi non sono tali da richiedere l’accesso in Pronto Soccorso, l’utente va indirizzato al proprio medico di base o, se non ha assistenza sanitaria, ad un ambulatorio del volontariato.
  • al termine della permanenza nel CdA gli oggetti e i locali vanno puliti, igienizzati e aerati.

Qualora sia indispensabile accompagnare una persona presso un ufficio/servizio è opportuno tenere la distanza di sicurezza e al chiuso, in auto o sui mezzi pubblici indossare le mascherine.

Distribuzione viveri, guardaroba

E’ bene continuare ad evitare le code all’ingresso e la permanenza di più persone in spazi ristretti, fissando appuntamenti scaglionati.

  • Occorre accertarsi della pulizia e sanificazione dei locali, nel dubbio igienizzare gli oggetti che possono essere stati toccati e che saranno toccati.
  • All’ingresso sia i volontari che gli utenti  è bene che igienizzino le mani e possibilmente indossino una mascherina, soprattutto se non è possibile mantenere la distanza interpersonale, il locale è piccolo e non ne è consentita una buona aerazione. È buona cosa pertanto dotarsi di igienizzante e mascherine a disposizione.
  • I locali vanno possibilmente aerati per almeno 10 minuti prima dell’inizio del servizio e per almeno 10 minuti ogni ora.
  • Sono fortemente sconsigliate presenze nella medesima stanza di più di 2-3 persone (compresi gli utenti) e deve essere mantenuta la distanza di almeno 1 metro e mezzo l’una dall’altra.
  • E’ meglio evitare che più persone attendano in sala di aspetto, nel caso in cui sia inevitabile devono mantenere la distanza di almeno 1 metro e mezzo l’una dall’altra. Se non è possibile garantire il mantenimento delle distanze e l’aerazione del locale, va incoraggiato l’utilizzo delle mascherine.
  • Se l’utente che si presenta riferisce febbre o sintomi respiratori deve essere provvisto e indossare una mascherina chirurgica, non va fatto sostare in sala d’attesa, la distanza interpersonale va portata a due metri e il locale va igienizzato dopo la sua uscita. Se i sintomi non sono tali da richiedere l’accesso in Pronto Soccorso, l’utente va indirizzato al proprio medico di base o, se non ha assistenza sanitaria, ad un ambulatorio del volontariato.
  • I viveri vanno maneggiati da volontari che si sono igienizzati le mani e/o indossano guanti e che mantengono distanze interpersonali di almeno 1,5 metri. Se non è possibile mantenere le distanze, va incoraggiato l’utilizzo delle mascherine. Se i sacchetti di viveri sono predisposti in giorni/ore che precedono la distribuzione, i sacchetti vanno chiusi.
  • Se i viveri vengono consegnati a domicilio a persone con Covid o altre patologie infettive acute trasmissibili attraverso droplet, per la consegna occorre indossare una mascherina FFP2, sanificare le mani e/o indossare un paio di guanti pulito. Per non entrare in contatto stretto con il destinatario si può chiedere di mettere una sedia fuori dall’ingresso su cui appoggiare il pacco viveri.
  • I vestiti appena conferiti se necessario vanno lavati ad acqua o a secco, se sembrano puliti e in buono stato possono essere riposti insieme agli altri. E' opportuno conservare gli indumenti, per quanto possibile, in sacchetti di plastica singoli, da cui sia ben visibile la natura e la taglia del capo per evitare il più possibile di estrarli dalle confezioni e manipolarli. Se sono privi di confezione vanno toccati con guanti puliti o con mani appena igienizzate (sia da parte dei volontari che degli ospiti). Se qualche capo è stato provato, soprattutto i capi che si infilano passando dalla testa, e non è stato scelto, è meglio che rimanga appeso separato dagli altri capi mantenendolo in un ambiente con umidità inferiore a 65% e a una temperatura inferiore a 22°C per almeno 12 ore prima di riporlo.
  • Al termine del servizio gli oggetti di uso ei locali vanno puliti, igienizzati e aerati.

EMPORI E BOTTEGHE SOLIDALI

  • Se possibile cercare di evitare code e assembramenti tra gli scaffali. Soprattutto se il locale è di piccole dimensioni è opportuno cercare di organizzare gli accessi su appuntamento. In modo da mantenere costantemente le distanze interpersonali di almeno un metro.
  • Se possibile, andrebbero mantenuti percorsi diversi per l’ingresso e l’uscita.
  • E’ opportuno mantenere all’ingresso l’igienizzazione delle mani con soluzioni idroalcoliche.
  • Operatori e volontari sono tenuti ad indossare mascherine per tutto il tempo di permanenza nel servizio.
  • Va garantire la pulizia e l’igiene ambientale anche più volte al giorno in funzione dell’ampiezza dell’orario di apertura.

MENSE

La preparazione e l’igiene degli alimenti seguono le normative vigenti HACCP

  • Vanno evitate le code all’ingresso e la permanenza nei locali chiusi senza mantenere la distanza di sicurezza di almeno un metro fra le persone.
  • Le persone possono accedere solo se è possibile farle accomodare in sala rispettando le distanze di sicurezza, eventualmente prevedendo più turni o utilizzando anche spazi all’aperto.
  • Se l’utente che si presenta potrebbe avere la febbre o ha sintomi respiratori, è opportuno non farla entrare e misurarle la temperatura corporea. Se la temperatura corporea è uguale o superiore a 37,5 °C, la persona non può entrare.
  • Soprattutto quando si tratti di persone che vivono in strada, occorre predisporre localmente dei protocolli/procedure per la gestione di possibili ospiti che si presentano con febbre/febbricola e/o sintomi respiratori che tengano conto dei seguenti aspetti:
  • se e come è possibile isolare temporaneamente la persona all’interno della mensa garantendo in tutti i passaggi le distanze di almeno due metri e l’accesso riservato ad un bagno;
  • a chi possono essere indirizzati, quando e come per una valutazione clinica e presa in carico sanitaria in considerazione dei servizi e delle risorse presenti localmente;
  • prevedere la possibilità di consegnare in emergenza un pasto da asporto.
  • va conservato l’elenco delle persone che hanno avuto accesso alla mensa per un periodo di 14 giorni, garantendo il rispetto della normativa in materia di protezione dei dati personali. All’ingresso gli ospiti debbono:
  • poter togliere la giacca e appenderla lontano dagli indumenti di altre persone;
  • lavare le mani con acqua e sapone (o, se non possibile, utilizzare un gel idroalcolico) e asciugarle con salviette di carta monouso (non utilizzare apparecchi ad aria);
  • se indossano una mascherina, una volta seduti devono sfilare la propria mascherina prendendola per gli elastici e A) gettarla in un bidone con un doppio sacco di plastica se ricevono una mascherina pulita; B) riporla per tutta la durata del pasto in un sacchetto di carta o plastica pulito che terranno con sé. In ogni caso la mascherina non va appoggiata direttamente sul tavolo o appesa alla sedia o abbassata sul mento o alzata sulla testa;
  • se durante il pasto si allontanano dal posto per qualunque motivo, devono mantenere la distanza fisica dagli altri presenti;
  • E’ opportuno continuare a garantire per quanto possibile il distanziamento fra le sedute o l’utilizzo di barriere divisorie
  • L’eventuale menù va scritto su lavagne o stampato su fogli monouso
  • Se possibile, andrebbero mantenuti percorsi diversi per l’ingresso e l’uscita
  • Al termine di ogni servizio al tavolo andranno previste tutte le consuete misure di igienizzazione, rispetto alle superfici (tavoli, sedute) evitando il più possibile utensili e contenitori riutilizzabili se non igienizzati (saliere, oliere, acetiere, etc.)
  • Operatori e volontari: oltre ad un’informazione di carattere generale sul rischio da SARS-CoV-2, va curata un’informativa più mirata, con particolare riferimento alle specifiche norme igieniche da rispettare nonché all’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale.
  • Per il personale di cucina, in condivisione di spazi confinati, va indossata la mascherina chirurgica; dovranno essere utilizzati guanti in nitrile in tutte le attività in cui ciò sia possibile.
  • Per il personale addetto al servizio ai tavoli è richiesto l’uso della mascherina chirurgica per tutto il turno. Guanti in nitrile sono da utilizzare durante le attività di igienizzazione al termine di ogni servizio al tavolo.
  • Va, comunque, ribadita la necessità di una corretta e frequente igiene delle mani, anche attraverso la messa a disposizione in punti facilmente accessibili dei locali di apposti dispenser con soluzione idroalcolica.
  • E’ opportuno curare la pulizia e l’igiene ambientale almeno due volte al giorno e trai turni previsti.
  • Particolare attenzione dovrà essere posta ai locali spogliatoi ed ai servizi igienici, in particolare prevedendo un’adeguata attività di pulizia degli stessi.
  • L’areazione dei locali è di particolare importanza favorendo sempre ove possibile il ricambio di aria naturale tramite porte e finestre. Relativamente agli impianti di condizionamento si rimanda alle specifiche indicazione del documento Rapporto ISS COVID-19 n.5 del 21 aprile 2020.

ACCOGLIENZA NOTTURNA

Il servizio va garantito permettendo una distanza tra le teste dei dormienti di almeno due metri. Si sottolinea la necessità di mantenere puliti ed igienizzati di frequente gli spazi comuni e soprattutto i bagni. Curando il non formarsi di assembramenti.
Si invita attuare una procedura di valutazione quotidiana delle persone in ingresso e a predisporre le eventuali misure da porre in atto verso coloro che presentano febbre e sintomi respiratori (isolamento, segnalazione).

ACCOGLIENZA DIURNA

La preparazione e l’igiene degli alimenti seguono le normative vigenti HACCP

  • Vanno evitate le code all’ingresso e la permanenza nei locali chiusi senza mantenere la distanza di sicurezza di almeno un metro fra le persone.
  • Le persone possono accedere solo se è possibile farle accomodare rispettando le distanze di sicurezza, eventualmente prevedendo più turni o utilizzando anche spazi all’aperto.
  • Se l’utente che si presenta potrebbe avere la febbre o ha sintomi respiratori, è opportuno non farla entrare e misurarle la temperatura corporea. Se la temperatura corporea è uguale o superiore a 37,5 °C, la persona non può entrare.
  • se e come è possibile isolare temporaneamente la persona all’interno del Centro garantendo in tutti i passaggi le distanze di almeno due metri e l’accesso riservato ad un bagno;
  • a chi possono essere indirizzati, quando e come per una valutazione clinica e presa in carico sanitaria in considerazione dei servizi e delle risorse presenti localmente;
  • prevedere la possibilità di consegnare in emergenza cibo/bevande da asporto.

All’ingresso gli ospiti debbono:

  • poter togliere la giacca e appenderla lontano dagli indumenti di altre persone;
  • lavare le mani con acqua e sapone (o, se non possibile, utilizzare un gel idroalcolico) e asciugarle con salviette di carta monouso (non utilizzare apparecchi ad aria);
  • se indossano una mascherina, una volta seduti per mangiare/bere devono sfilare la propria mascherina prendendola per gli elastici e A) gettarla in un bidone con un doppio sacco di plastica se ricevono una mascherina pulita; B) riporla per tutta la durata del pasto in un sacchetto di carta o plastica pulito che terranno con sé. In ogni caso la mascherina non va appoggiata direttamente sul tavolo o appesa alla sedia o abbassata sul mento o alzata sulla testa;
  • se si allontanano dal posto per qualunque motivo, devono mantenere la distanza fisica dagli altri presenti;
  • se possibile, andrebbero mantenuti percorsi diversi per l’ingresso e l’uscita
  • Al termine di ogni permanenza andranno previste tutte le consuete misure di igienizzazione delle superfici (tavoli, sedute)
  • Operatori e volontari: oltre ad un’informazione di carattere generale sul rischio da SARS-CoV-2, va curata un’informativa più mirata, con particolare riferimento alle specifiche norme igieniche da rispettare nonché all’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale.
  • Per il personale e i volontari gli attuali protocolli richiedono l’uso della mascherina chirurgica per tutto il turno. Guanti in nitrile sono da utilizzare durante le attività di igienizzazione.
  • Va, comunque, ribadita la necessità di una corretta e frequente igiene delle mani, anche attraverso la messa a disposizione in punti facilmente accessibili dei locali di apposti dispenser con soluzione idroalcolica.
  • E’ opportuno curare la pulizia e l’igiene ambientale almeno due volte al giorno e tra i turni previsti.
  • Particolare attenzione dovrà essere posta ai servizi igienici, in particolare prevedendo un’adeguata attività di pulizia degli stessi.
  • L’areazione dei locali è di particolare importanza favorendo sempre ove possibile il ricambio di aria naturale tramite porte e finestre. Relativamente agli impianti di condizionamento si rimanda alle specifiche indicazione del documento Rapporto ISS COVID-19 n.5 del 21 aprile 2020.

DOCCE

Si mantengano accessi contingentati, distanze di sicurezza e dopo ciascun utilizzo l’igienizzazione della doccia da parte di persona che indossi DPI (FFP2, camice, guanti).

DOposcuola e scuole di italiano

L’attività in presenza può essere ripresa evitando la permanenza nei locali chiusi senza mantenere la distanza di sicurezza di almeno un metro fra le persone, eventualmente prevedendo più turni o utilizzando anche spazi all’aperto.

  • all’ingresso occorre accertarsi della pulizia e sanificazione dei locali, nel dubbio igienizzare almeno maniglie, interruttori, sedie, tavoli, mouse, penne e altri oggetti che possono essere stati toccati e che saranno toccati.
  • i locali vanno possibilmente aerati per almeno 10 minuti prima dell’inizio del servizio e per almeno 10 minuti ogni ora.
  • all’ingresso sia i volontari che i partecipanti è bene che igienizzino le mani.  
  • Soprattutto se il locale è piccolo e non è possibile mantenere la distanza di almeno 1-1,5 metri tra le persone e/o non è garantita una buona aerazione è consigliato mantenere una mascherina per tutto il tempo della permanenza.
  • al termine gli oggetti e i locali vanno puliti, igienizzati e aerati
  • È buona cosa che il servizio si doti di igienizzante e di mascherine nei casi in cui è opportuno utilizzarle.
  • Se l’utente che si presenta riferisce febbre o sintomi respiratori non va fatto entrare, deve essere provvisto e indossare una mascherina chirurgica, la distanza interpersonale va portata a due metri e il locale va igienizzato dopo la sua uscita.
  • Qualora sia necessario accompagnare una persona presso un ufficio/servizio è opportuno tenere la distanza di sicurezza e al chiuso, in auto o sui mezzi pubblici indossare le mascherine.

È opportuno mantenere la possibilità di forme di supporto e insegnamento individuale o di piccolo gruppo attraverso videochiamate o piattaforme web, previa (per i minorenni) raccolta del consenso da parte dei genitori rispetto al contatto diretto tra i volontari e i ragazzi/e.