Indicazioni per l'igiene degli ambienti di comunità e domestici
Indicazioni per l'igiene degli ambienti di comunità e domestici
La pulizia e le corrette misure di disinfezione degli ambienti (Rapporto ISS COVID-19 n. 20 e 25/2020) rappresentano un punto cardine nella prevenzione della diffusione di SARS-CoV-2 (il nuovo coronavirus). Le procedure per attuarle sono semplici.
I coronavirus umani, tra cui SARS-CoV-2, possono rimanere vitali e mantenere la capacità infettante su superfici inanimate a temperatura ambiente per un periodo variabile da 2 ore a 9 giorni, ma non è possibile definire con precisione il tempo di sopravvivenza in quanto condizionato da fattori come l’umidità residua, la temperatura, la presenza di materiale organico, la concentrazione virale iniziale, la natura della superficie sulla quale il virus si deposita.
Superficie | Particelle virali infettanti rilevate fino a: | Particelle virali infettanti non rilevate dopo: |
---|---|---|
Carta da stampa e carta velina | 30 minuti | 3 ore |
Tessuto | 1 giorno | 2 giorni |
Legno | 1 giorno | 2 giorni |
Banconote | 2 giorni | 4 giorni |
Vetro | 2 giorni | 4 giorni |
Plastica | 4 giorni | 7 giorni |
Acciaio inox | 4 giorni | 7 giorni |
Mascherine chirurgiche strato interno | 4 giorni | 7 giorni |
Mascherine chirurgiche strato esterno | 7 giorni | Non determinato |
Dopo la pulizia e la disinfezione accurata degli oggetti e delle superfici contaminate con prodotti virucidi, la ricerca dei virus è risultata negativa, mostrando che le misure adottate sono sufficienti ed efficaci.
I coronavirus di cui fa parte SARS-CoV-2 sono virus che hanno un involucro esterno (envelope) lipidico, facilmente danneggiato dalla maggior parte dei disinfettanti che compromettendo l’integrità del virus ne neutralizzano la capacità infettiva.
In particolare sono certamente efficaci:
- alcol etilico al 701%
- ipoclorito di sodio allo 0,1 di cloro attivo (“candeggina”)
se messi a contatto con il virus per un tempo sufficiente (generalmente qualche minuto).
Sono inoltre disponibili ed efficaci altri prodotti disinfettanti per superfici, autorizzati dal Ministero della Salute, a base di altri principi attivi, come miscele di sali di ammonio quaternario (es. cloruro di didecil dimetil ammonio, cloruro di alchil dimetilbenzilammonio) o perossido d’idrogeno, che dichiarano in etichetta attività antivirale/virucida. Per conoscere se un prodotto contiene un determinato principio attivo e in quantità adeguata per avere attività virucida è necessario leggere l'etichetta perchè i nomi commerciali possono corrispondere a più prodotti con composizioni differenti.
L’utilizzo dei prodotti igienizzanti e disinfettanti deve essere sempre effettuato nel rispetto delle avvertenze riportate in etichetta o nella scheda dati di sicurezza. È fondamentale NON MISCELARE prodotti diversi perché si potrebbero generare sostanze pericolose.
Nel caso sia necessario effettuare interventi in ambienti di rilevante valore storico e artistico si fa presente che è disponibile una linea guida specifica da osservare.
La “sanificazione” è l’insieme delle operazioni per rendere sani gli ambienti e le cose in questo caso attraverso l’attività di pulizia e di disinfezione. La pulizia rimuove polveri e sporcizia da superfici e oggetti, la disinfezione distrugge o inattiva i microrganismi patogeni.
I prodotti per la pulizia (saponi e detergenti neutri a pH 6-8) disciolti in acqua calda o fredda e combinati con l’azione meccanica (es. strofinamento) rimuovono lo sporco. I disinfettanti servono solo dopo la pulizia e non sono sostituti della pulizia, a meno che non si tratti di prodotti disinfettanti-detergenti combinati.
Per evitare di sollevare e disperdere polvere o produrre aerosol è preferibile pulire con stracci umidi piuttosto che spazzare a secco, spruzzare, spolverare, usare l’aspirapolvere o sistemi meccanizzati di pulizia di grandi superfici. Quando possibile, usare solo materiali di pulizia monouso.
Nelle strutture non sanitarie e nelle collettività particolare considerazione dovrebbe essere data all’applicazione di misure di pulizia e disinfezione nelle aree comuni (bagni, sale, corridoi, ascensori, ecc.). Inoltre, devono essere tenuti di conto gli oggetti che vengono toccati frequentemente, come maniglie, pulsanti degli ascensori, corrimano, interruttori, maniglie delle porte, ecc.
Anche per le pulizie quotidiane delle abitazioni, una particolare attenzione deve essere posta alle superfici toccate più frequentemente (es. porte, maniglie delle porte, finestre, tavoli, interruttori della luce, servizi igienici, rubinetti, lavandini, scrivanie, sedie, telefoni cellulari, tastiera, telecomandi e stampanti).
Le pulizie vanno condotte indossando la mascherina, guanti adatti allo scopo e possibilmente un grembiule a copertura degli abiti indossati.
Per sanificare ambienti che hanno ospitato persone con Covid-19 è necessario indossare dispositivi di protezione specifici a seconda della mansione da svolgere e del luogo in cui ci si trova (cfr Rapporto ISS COVID-19 n.2/2020).
Si dovrebbe innanzitutto garantire un buon ricambio dell’aria in tutti gli ambienti, in maniera naturale aprendo le finestre e i balconi per circa 1 ora e possibilmente tenendo aperte le finestre durante le operazioni di sanificazione.
Poi se occorre cambiare la biancheria o le lenzuola bisogna rispettare i seguenti criteri:
non agitare/scuotere le lenzuola e la biancheria durante il cambio
non appoggiare le lenzuola e la biancheria al corpo
inserire le lenzuola e la biancheria da lavare in un sacco chiuso o portarle direttamente in lavatrice senza lasciarle nella stanza.
Lavare tutti i tessuti (es. biancheria da letto, tende, ecc.) con un ciclo ad acqua calda a 60°C per almeno 30 minuti con un comune detersivo per il bucato. Se non è possibile utilizzare un ciclo ad acqua calda a causa delle caratteristiche dei tessuti, è necessario aggiungere prodotti chimici specifici per il lavaggio (es. candeggina o prodotti per il bucato contenenti ipoclorito di sodio o prodotti di decontaminazione sviluppati appositamente per l’uso su tessuti).
Successivamente si inizia la pulizia procedendo dalle aree più pulite verso quelle più contaminate, ad esempio: pulendo le superfici condivise della stanza prima di passare a quelle dell’area in cui è stata la persona Covid, pulire le aree e superfici meno toccate prima di quelle toccate spesso, pulire la stanza prima del bagno.
Occorre procedere dall’alto verso il basso per prevenire la ricaduta dei microrganismi su aree precedentemente sanificate; ad esempio, pulire le sponde del letto prima delle gambe; pulire le superfici verticali prima del pavimento, che va pulito per ultimo per asportare lo sporco che si è eventualmente depositato.
Poi disinfettare le superfici ad alta frequenza di contatto (es. sponde del letto, comodini, piani di appoggio, maniglie, pulsantiere, interruttori, tutte le superfici dei bagni) con una soluzione di ipoclorito alla concentrazione di 0,5% di cloro attivo, alcol etilico a 70% o altro disinfettante di provata attività virucida, quindi disinfettare i pavimenti con una soluzione di ipoclorito alla concentrazione di 0,1% di cloro attivo con un panno monouso diverso dai precedenti.
Risciacquare con acqua pulita dopo 10 minuti di contatto con il cloro.
La candeggina sul mercato è generalmente al 5% o al 10% di contenuto di cloro. I detergenti a base di cloro non sono utilizzabili su tutti i materiali.
Per i dispositivi elettronici come tablet, touch screen, tastiere, telecomandi, seguire le istruzioni del produttore per tutti i prodotti di pulizia e disinfezione. Se non sono disponibili istruzioni del produttore, considerare l’uso di salviette pre-impregnate o panni imbevuti di prodotti a base di alcol etilico al 70% per disinfettare i touch screen. Asciugare accuratamente le superfici per evitare il ristagno di liquidi. Considerare anche l’impiego di involucri sanificabili per tali dispositivi.
La pulizia di servizi igienici, lavandini del bagno così come tutte le superfici accessibili di pareti e finestre deve essere eseguita con cura.
Si raccomanda di non spruzzare in maniera diretta i disinfettanti sopra gli eventuali spandimenti di materiale biologico, al fine di evitare la formazione di aerosol.
L’igiene delle mani deve essere eseguita ogni volta dopo aver rimosso i dispositivi di protezione.
I materiali di scarto prodotti durante la pulizia devono essere collocati in un sacchetto separato e ben chiuso, che può essere smaltito come rifiuti indifferenziati.
Le stoviglie se lavate con acqua calda e i normali detersivi (tanto più se in lavastoviglie) non sono a rischio di trasmissione di virus respiratori, coronavirus compreso.
QUALORA SIA PRESENTE UN IMPIANTO DI VENTILAZIONE
Occorre pulire regolarmente le prese e le griglie di ventilazione dell’aria dei condizionatori con un panno inumidito con acqua e sapone oppure con alcol etilico 75%.
Negli impianti di ventilazione meccanica controllata (VMC) va eliminato totalmente il ricircolo dell’aria, occorre tenere sotto controllo i parametri microclimatici (es. temperatura, umidità relativa, CO2), pulire regolarmente i filtri e utilizzare un pacco filtrante il più efficiente possibile.